Dal 2011 il mercato postale in Italia è quasi totalmente aperto agli imprenditori privati. Il decreto legislativo 31 marzo 2011 n.58 ha sciolto le ultime principali riserve sui vincoli del mercato.
Spesso molti utenti arrivano sul nostro sito alla ricerca di franchising poste italiane, ma proprio il decreto legislativo di liberalizzazione definisce e differenzia l'operatore statale dagli operatori privati.
Aprire un ufficio di poste private vuol dire diventare imprenditore, creare un'attività in un settore nuovo e forte di sviluppo essendo stato da poco liberalizzato da un operatore statale monopolista.
L'attività è totalmente autonoma, gestita da un imprenditore al di fuori dalle competenze di Poste Italiane, l'imprenditore si occupa della raccolta, del trasporto, dello smistamento e della distribuzione degli invii postali.
L'unico legame che è importante in questo settore è con una società madre, quale il franchisor. La rete territoriale in questo settore è importante. Oltre a collegare tutti i franchisee che operano in autonomia ma sotto lo stesso marchio, il franchisor mette a disposizione i mezzi ed i servizi per permettere all'affiliato di svilupparsi e dedicarsi al proprio core business.
Un buon franchisor crea le giuste partnership per integrare nell'ufficio di poste private dei propri affiliati una serie di servizi aggiuntivi al postale che permettono di avere ulteriori introiti e fidelizzare i clienti. Inoltre mette a disposizione i sistemi informativi e gestionali ERP che sono alla base dell'operatività di un ufficio di poste private.
In definitiva, aprire un ufficio di poste private vuol dire avviare un attività imprenditoriale che affiancandola ad una società già consolidata il rischio di impresa diventa irrilevante.
Ovviamente un'attività richiede impegno e costanza. L'imprenditore deve essere in grado di gestire i clienti ed i dipendenti e deve coprirsi le spalle con un franchisor che detiene un know-how tale da garantire continuità e sicurezza.