Ha fatto discutere nei mesi scorsi il piano di ristrutturazione messo in cantiere dal nuovo
amministratore delegato delle Poste Italiane, Francesco Caio, che deve però essere ancora definito nel dettaglio.
Per non perdere la redditività, il gruppo prevede un aumento delle tariffe e la consegna della corrispondenza a giorni alterni (cioè non più quotidianamente) sul 25% del territorio nazionale. Sono previsti inoltre la soppressione di 455 piccoli sportelli e un taglio al personale per 3.500 unità, grazie soprattutto a pensionamenti e prepensionamenti.