A fine febbraio il Consiglio dei Ministri approvava il “Disegno di Legge sulla Concorrenza “ nel quale è contenuta la norma che elimina la riserva legale sugli atti giudiziari, fino ad oggi monopolio esclusivo di Poste Italiane. Il Ministro dello Sviluppo Economico che approva l’eliminazione della riserva inserita nel provvedimento governativo, ha messo in evidenza come tale misura possa promuovere condizioni concorrenziali nel mercato proprio a favore della Pubblica Amministrazione che potrebbe selezionare offerte sempre più vantaggiose. Inoltre il quadro comunitario già prevede che “gli Stati membri non concedano né mantengano in vigore diritti esclusivi o speciali per l’instaurazione e la fornitura di servizi postali” pertanto l’Italia, con l’approvazione, andrebbe ad uniformare le proprie procedure alle direttive europee. Il Ministro, precisa inoltre, che i soggetti privati che potranno candidarsi a svolgere questo delicato compito dovranno avere precisi requisiti.
Tale misura dovrebbe andare in vigore dal 10 giugno 2016, ma non tutti sono d’accordo. Si è, infatti, aperto un dibattito tra chi come, il direttore generale di Confindustria ha espresso alcune perplessità sui tempi di abrogazione della riserva legale di Poste Italiane, proponendo una proroga all’efficacia della misura facendola slittare al 31 dicembre 2019. Di tutt’altro avviso sono invece i vertici della Fise-Are, l’associazione di categoria aderente a Confindustria che spingono verso il cambio immediato della norma. Sarà ora la camera, che si riunirà nel corso della settimana a prendere una decisione definitiva.